Apettando
la luce della notte
quando
fuori il buio splende
e
il silenzio sovrasta il mondo.
Un
urlo nella notte o forse era un canto
tra
le bottiglie rotte e tu mi guardi perché so cosa provi.
Come
vorrei che certi momenti fossero per sempre
quando
irreparabilmente salendo gli scalini della vita
si
scende irrefrenabile senza una via di ritorno,
raccogliendo
tutte le azioni più importanti compiute e realizzate negli anni...
È
inutile cercarlo,
è
inutile inseguirlo,
è
irreparabile.
Come
sarebbe facile liberarsi di tutti i peccati del mondo
con
una confessione lasciata in ginocchio
in
una chiesa abbandonata, diroccata e distrutta,
con
l'intonaco che cade e una campana che ormai rotta non suona più.
Non
confesso un peccato assolutamente deciso, voluto e desiderato.
Non
perdono, perché sono forte e sincero;
perdonare
è per i deboli che non desiderano sentirsi in colpa.
Forse
potrei perdonare me stesso,
il
vero artefice di questa vita,
l'unico
responsabile delle mie azioni,
quando
una singola azione conta più di mille parole;
sarebbe
troppo semplice comportarsi da irresponsabile.
Non
desidero nemmeno essere perdonato,
sono
felice così come sono.
Mi
rendo conto che il mondo è in una corsa ormai senza freni.
Irrefrenabile.
Irreparabile.
È
sabato!
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